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PREMIO ALTOPALATO

Cinque ristoranti, un territorio, tre stelle. Stiamo parlando dei ristoranti “La Violetta”, “Osteria Reale”, “Cucina Antichi Sapori”, “Il Frescale”, “Garden”, tutti ubicati nella splendida Costiera Amalfitana e delle stelle al merito conferite loro dalla sezione italiana di “Altopalato IN”, associazione di promozione e valorizzazione dell’arte culinaria rappresentata in tutta Europa.

Il riconoscimento ai cinque ristoranti va a premiare una zona, la Costiera Amalfitana, e il paese di Tramonti in particolare, da sempre caratterizzata dalla buona cucina e dall’innato senso dell’ospitalità. Il ristorante “La Violetta” di Agostina, Daria ed Emilio sito al Valico di Chiunzi, l’ ”Osteria Reale” della famiglia Reale nel verde della frazione Gete, la “Cucina Antichi Sapori” di Antonietta e Giuseppe sita nella frazione Campinola, e “Il Frescale” di Marilena e Angelo, immerso nella quiete della frazione Figlino, e il ristorante “Garden” di Anna, Augusto e Marco, affacciato sullo splendido golfo di Ravello, hanno ottenuto da “Altopalato IN” 73 punti segno di ottima cucina e di un ambiente distinto, oltre ad una calda accoglienza. Tutti sono stati inseriti nella guida gastronomica che l’associazione realizza annualmente dove vengono selezionati i migliori ristoranti italiani. Ristoranti che vengono giudicati in base ai criteri definiti da “Altopalato IN”, e cioè: il cibo, i vini, le specialità, l’ubicazione della struttura, l’accoglienza, il rapporto qualità/prezzo, l’ambiente, il parcheggio, i servizi per disabili e la tradizione. Ognuno di questi 10 elementi attribuisce un voto da 1-10 per cui il punteggio massimo che un ristorante può ottenere e di 100. Nella guida vengono inclusi i ristoranti che hanno ottenuto almeno 60 punti. Tale indicazione garantisce che si tratta di un locale che con la sua offerta di piatti e bevande, l’arredamento, l’ospitalità e i servizi, si distingue dagli altri e merita di venir visitato. A seconda poi del punteggio ottenuto vengono assegnate ai ristoranti le STELLE ALTOPALATO IN: tre, quattro, cinque e lo STELLONE. Dunque le tre stelle ottenute dai quattro ristoranti di Tramonti e da una di Ravello, oltre ad essere un riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto, sono anche uno stimolo a migliorare ancora per puntare sempre più in alto. I cinque ristoranti sono stati premiati nel corso di una manifestazione ufficiale che si è svolta lunedì 23 ottobre nella sala consiliare del municipio di Tramonti alla presenza del sindaco Armando Imperato, del presidente di “Altopalato IN Italia”, Adolfo Vaccaio, del direttore generale Alessandro Colombo, e di importanti nomi del giornalismo e della cultura, come il direttore del Tg2 Mauro Mazza, la giornalista e scrittrice Mariella Alberini, lo scrittore Mauro Della Porta Raffo, gli storici Romeo Ludioni, Silvio Locatelli, l’On. Marco Airaghi e altri esponenti del mondo letterario, giornalisti e culinario. Dunque, questa volta Altopalato In ha scelto Tramonti e la Costiera Amalfitana, una zona gastronomica di grande interesse che merita di essere valorizzata per la sua grande importanza di prodotti della campagna. Una scelta mirata di una località, tramonti, che rappresenta il cuore verde della Costiera Amalfitana. Un piccolo centro che offre tutti i vantaggi di una location a un tempo centrale, ma “un po’ fuori” dal caos cittadino. Magnifiche passeggiate nel verde dei boschi di castagno o totale relax, interessantissime visite a cantine odorose di mosto, ai laboratori di produzione delle mozzarelle e dei formaggi locali, oppure ad antiche botteghe dei cestai tramontani. Qui vigneti ultracentenari, tra i trecento e i cinquecento metri sul livello del mare, si affacciano tra il verde della vallata di Tramonti e strizzano l’occhio alla rada di Maiori. E proprio qui, a Tramonti come a Ravello, la cucina e il senso dell’ospitalità sono il fiore all’occhiello. E Altopalato IN lo ha capito. M.R.

(Articolo tratto da “VARESE MESE”) Altopalato (2006) - Centro di Cultura Enogastronomio - Via Ausonio 13 20123 Milano www.altopalato.it

AIS COSTA D'AMALFI

La Delegazione AIS "Salerno/Costiera Amalfitana" ha organizzato, quest'anno per la prima volta, un'interessante ed inaspettata anteprima riuscendo a coinvolgere tutte, o quasi, le aziende che operano lungo i terrazzamenti della splendida Costiera Amalfitana. Ricordo, per tutti gli appassionati, che la Doc Costa d'Amalfi prevede tre sottozone: Ravello, Furore e Tramonti. La serata, veramente molto piacevole, si è svolta presso il Country house - Il Frescale, proprio in uno di questi comuni, quello di Tramonti. Una degustazione gratuita, prevista solo una minima cauzione per i bicchieri, con un gustoso accompagnamento di sfizi gastronomici sui banchi d'assaggio approntati per l'occasione dove era possibile parlare direttamente con i produttori.

Tutte le aziende hanno presentato l'annata 2005 ad eccezione di Gran Caruso ed Andreina Sammarco che hanno, invece, preferito proporre la 2003. I vitigni impiegati nella produzione rossista della costiera sono fondamentalmente due, aglianico e piedirosso, con qualche sporadica aggiunta di sciascinoso. Ci sono, altresì, varietà locali sulla cui originalità ed unicità stanno insistendo, più di recente, molti produttori: il tintore e la serpentaria. Il tintore, in particolare, sembra avere un potenziale notevole ancora praticamente del tutto inesplorato. Così chiamato, infatti, per le incredibili proprietà coloranti che da sempre ne hanno fatto una richiestissima uva da taglio, è, allo stesso tempo, dotato di una straordinaria acidità che storicamente ne ha decretato il successo nel vicino agro nocerino-sarnese dove le famiglie di contadini lo preferivano ai rossi pugliesi incapaci di resistere nel tempo e di reggere al torrido caldo estivo del fondovalle. L'ordine con il quale troverete le mie note di degustazione corrisponde, in linea di massima, anche alle mie personalissime preferenze.

L'azienda agricola San Francesco di Chiara di Palma (tel.e fax 089.87.67.48) esordisce registrando un clamoroso successo sia tra gli addetti ai lavori che tra semplici appassionati. La cantina nasce solo nel 2004 su iniziativa di tre storiche famiglie di Tramonti: Bove, D'Avino e Giordano. Nonostante ben quattro ettari sono rappresentati da vigneti centenari di tintore e piedirosso fino ad oggi l'azienda ha imbottigliato e commercializzato prevalentemente bianchi (una versione base e dal 2005 una selezione) incontrando, anche in questo caso, da subito, un positivo apprezzamento. Da diversi mesi, ormai, è in circolazione questo ottimo rosso elevato in acciaio. Il colore è denso e luminoso, i profumi intensi e persistenti di piccoli frutti a bacca rossa: ciliegia, mora e amarena. Note speziate insieme a sfumature minerali di grafite, quest'ultime mutuate da rocce di origine calcareo-dolomitica, apportano maggiore ampiezza e complessità. Al palato il vino risulta piuttosto aggressivo sia in termini di acidità che di tannino. Tutto ciò se da un lato tradisce una certa rusticità d'impostazione contribuisce, dall'altro, a renderlo un ottimo compagno per il cibo ed aiuta a sostenere la tensione gustativa bicchiere dopo bicchiere.

La casa vinicola Ettore Sammarco (tel. e fax 089.87.27.74) si trova lungo la strada che dalla costiera porta al borgo medioevale di Ravello arroccato a 365 metri sul livello del mare. Tutta la famiglia è impegnata nella conduzione aziendale: Ettore con il figlio Bartolo si occupa della produzione, mentre le altre due figlie sono, invece, impegnate nell'amministrazione e nelle vendite. Nata nel 1962, l'azienda, oggi, produce una decina di etichette tra bianco, rosato, rosso e riserve. Tra le ultime nate in ordine di tempo troviamo il Terre Saracene, blend di pedirosso e sciascinoso, segnato, al naso come al palato, dalla sapidità quasi salmastra che spesso ritrovo quando mi imbatto in quest'ultimo, poco conosciuto ma molto diffuso, vitigno autoctono. Al palato in particolare mostra una spigolosità acido-tannica che mi ricorda talvolta, per certi versi e pur nella sua distinta personalità, un grignolino piemontese. Anche in questo caso un rosso che chiama il cibo. Il Selva delle Monache è invece ottenuto con l'aggiunta di un 30% d'aglianico ed è un rosso ricco di struttura, finezza ed eleganza. Un vino sicuramente più lavorato ed anche molto ben riuscito. Al naso si percepiscono note di ciliegia, pepe nero e liquirizia. Al palato è morbido, vellutato e discretamente lungo nel finale.

Giuseppe Apicella (089.856.209) è viticoltore da sempre. I vigneti storici risalgono agli inizi del '900 nella forma tipica di allevamento a raggiera ed a piede franco. Dal 1977 ad oggi la produzione è passata da 3000 a 40.000 bottiglie e, nel frattempo, il giovane figlio Prisco è divenuto l'enologo dell'azienda. Tre dei sette ettari a vigneto sono coltivati a uve rosse: piedirosso e tintore. Il colore del vino è intenso, dai riflessi violacei. Frutto, vegetale e spezie si rincorrono in un quadro di apprezzabile persistenza ed intensità olfattiva. Al palato i tannini e l'acidità graffiano nel segno della più verace tipicità. Un altro rosso strutturato e ruspante da abbinare ad una tavola dai sapori forti e decisi.

Luigi Reale (tel. e fax 089.856.144), oltre che intraprendente produttore di vino, gestisce, sempre nella stessa tranquilla e rilassante frazione di Gete, a Tramonti, una locanda dove si mangia benissimo ed all'occorrenza si può anche pernottare. Il suo Cardamone 2005 sembra aver trovato finalmente una fisionomia meglio definita ed una veste decisamente indirizzata verso l'eleganza. Si tratta di un blend di tintore e per'e palummo ottenuto da due vigne di proprietà, una delle quali risale al 1920. Più morbido e composto rispetto alle precedenti edizioni, offre una naso di frutta rossa matura, spezie balsamiche e fiori. Al palato l'ingresso è caldo ed avvolgente finalizzato da una chiusura piacevole e rassicurante.

Le cantine Andreina Sammarco (089.872544), come nel caso della Gran Caruso, di cui hanno rilevato la proprietà ed il marchio, hanno optato per presentare l'annata 2003 convinti che per placare la rabbiosa irruenza dell'aglianico, presente nell'uvaggio di base, occorra più che il lavoro in cantina quello di attesa e del tempo. Il Giardino di Kinglsor è un rosso molto interessante per il suo carattere minerale, anche se una nota un po’ insistente di vegetale secco poteva far pensare a un problema di tappo. Inappuntabile la corrispondenza al palato che si mostra sapido, secco ed asciutto in una progressione non invidiabile ma efficace.

EAT PARADE

LA VIA DELLA CASTAGNA

La via della castagna in Costiera amalfitana Visita al paesaggio rurale d’autunno di Scala e Tramonti è un progetto curato dai comuni di Scala e Tramonti con l’obiettivo di valorizzare la castagna dei Monti Lattari per avviare la procedura di riconoscimento della certificazione di qualità IGP o DOP.

È la fascia collinare e di montagna della costa d’Amalfi ad essere interessata, il corridoio pedemontano dei Monti Lattari, lungo valli e colline, da Tramonti sino a Scala. Sono 200 ettari circa di SAU –superficie agricola utilizzata- impegnati a castagno, una produzione per circa 40mila quintali, mercati di sbocco nazionali ed esteri (States e Germany) trattati da grossisti e mediatori campani; la trasformazione locale, però, è del tutto ininfluente, assorbita com’è dal solo settore delle pasticcerie. Questi sono i dati e le informazioni salienti. Il grosso del consumo locale avviene in direzione delle famiglie. La valorizzazione è un aspetto fondamentale per razionalizzare ed ottimizzare la produzione dell’intero comparto castanicolo e per lanciare la filiera della castagna dei Monti Lattari, dalla coltivazione al mercato-consumo, passando per le fasi vitali della raccolta-selezione-lavorazione / confezionamento – spedizione / trasformazione in loco / ricerca mercati di sbocco. Valorizzare la castagna per valorizzare il castagneto e i luoghi dell’Alta Costiera e della sua realtà agricola e rurale. La via della castagna è un’azione di marketing territoriale promossa dal basso, direttamente dai due comuni di Scala e Tramonti. Il progetto è stato finanziato dal PIR /Piano Integrato rurale / SA1 Costiera Amalfitana Monti Lattari con la misura 4.24 del POR Campania. Va dal 30 settembre al 12 novembre impegnando tutti i fine settimana. È interessato tutto l’ottobre sino alla seconda domenica di novembre. L’itinerario della castagna si snoda in una serie di appuntamenti culturali e gastronomici, lungo i Villaggi, alla scoperta delle tipicità alimentari di qualità e delle realtà rurali “cosiddette” minori, sconosciute al grande pubblico, promosse nell’itinerario della via della castagna. Il percorso rurale ha inizio a Tramonti, nel villaggio di Cesarano (nei pressi del bivio Ravello valico di Chiunzi) con la festa della montagna 30 settembre – 1 ottobre, occasione per degustare i prodotti tipici della Tramonti alta (salumi artigianali di cinghiale e formaggi ovino e caprini da pastorizia locale). Prosegue con la Vendemmia nel Villaggio di Campinola 7-8 ottobre ove sarà possibile partecipare all’iniziativa Tramonti cantine aperte (consigliabile la prenotazione riferita nella brochure) per visitare le aziende dei produttori del vino DOC che i loro vigneti ed essere accompagnati in una degustazione guidata. La parte centrale dell’iniziativa è dedicata alla tradizionale festa della castagna di Scala nei giorni 14-15 e 21-22 ottobre: il tema sarà la gastronomia popolare della castagna, con stand specifici ove saranno servite pietanze, primi piatti e secondi, dolci e marmellate fatte con le ricette che si tramandano da tempi antichi.

Allieteranno i giochi tra le contrade (da non perdere la corsa degli asini) e gruppi folk. Di sera spettacoli musicali al ritmo della tammorra. Da segnalare la castagna nei ristoranti, iniziativa di alta degustazione, ove verrà proposto un menù particolare, ottenuto dalle ricerche storiche e gastronomiche del prof. Ezio Falcone (menù e ristoranti aderenti in brochure). È previsto un approfondimento in tema “La coltura del castagno e l’impiego del frutto tra storia, cultura popolare e gastronomia in Costiera Amalfitana” convegno che sarà svolto a Tramonti presso la sede municipale di Polvica il 29 ottobre alle ore 10.30 con la partecipazione di esperti e istituzioni (riferite nella brochure). Una variazione al tema è costituita dall’iniziativa del 23 ottobre ore 18.30 municipio Tramonti, conversazioni letterarie con l’autore con la presentazione di tre pubblicazioni (altre notizie in brochure). Di particolare significato culturale l’iniziativa di Gete – Tramonti - domenica 12 novembre ore 10.00 Convegno presso la Chiesa rupestre (VIII sec.) sul Vitigno autoctono del Tintore Tramonti. Cui seguirà la visita ai vigneti secolari e un percorso gastronomico e culturale lungo la Via degli asceti (rappresentativi della religione rupestre ed ascetica in Costa d’Amalfi) nell’insediamento particolare delle grotte naturali di Gete. Degustazioni guidate dei prodotti tipici dei luoghi.

SETTEMBRE 2006 - UFFICIO STAMPA DE LA VIA DELLA CASTAGNA

SEGUENDO ULISSE

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GIRA COSTIERA

Giracostiera è un magazine di informazione turistica con arte, spettacoli, servizi al turismo e tempo libero.

Giracostiera è realizzato in versione cartacea e versione web:

Il Giracostiera cartaceo viene realizzato in 6 numeri da Pasqua a Dicembre, per una tiratura di n° 20.000 copie totali. che vengono distribuite presso gli uffici informazioni dell’EPT, presso le A.A.S.T., gli Scavi di Pompei ed i principali alberghi. Viene distribuito inoltre in occasione di Fiere e convention di promozione turistica, prime tra tutte la BIT di Milano, la Borsa del Mediterraneo a Napoli e la Borsa per il Turismo Archeologico di Paestum.

Il sito www.giracostiera.com è realizzato in italiano ed inglese, attualmente è il sito informativo più completo sulla Costiera Amalfitana, oltre che l’unico a dar notizia degli eventi sul territorio costiero aggiornati con cadenza mensile.

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